martedì 7 luglio 2009

I CRIMINI DI ISRAELE - da Croce Rossa Intern., Human Rights Watch,Amnesty International

"E' stata una brutta settimana per Israele" da Michael Jansen


Lunedì 06 Luglio 2009 13:54 Scritto da Free Gaza Team

Dal Gulf Today, Michael Jansen:

La scorsa settimana è stata brutta per Israele. Il suo cattivo comportamento si è manifestato nella cattura di un traghetto che trasportava materiale sanitario e attivisti a Gaza, il sequestro dell'imbarcazione e del cargo umanitario e l'incarcerazione dell'equipaggio e dei passeggeri. Inoltre, la violazione dei diritti umani e delle leggi internazionali da parte di Israele è stata documentata in dettaglio in rapporti rilevanti fatti dal Comitato della Croce Rossa Internazionale, da Human Rights Watch e da Amnesty International. L'imbarcazione Spirit of Humanity, un tragheto registrato in Grecia con 21 persone tra equipaggio e attivisti per la pace e tre tonnellate di materiale sanitario a bordo, era salpata dal porto Cipriota di Larnaca lunedì mattina, con arrivo previsto al porticciolo di Gaza il martedì pomeriggio.


La barca è stata intercettata dalle navi da guerra Israeliane, abbordata da commandos navali e costretta a recarsi nel porto Israeliano di Ashdod. I 21 passeggeri e membri dell'equipaggio sono stati portati nelle celle di detenzione dell'aeroporto inernazionale di Tel Aviv. Due cittadini Palestinesi di Israele e cinque cittadini del Bahrain sono stati rilasciati mentre gli altri 14 sono stati trasportati alla prigione di Giv-On a Ramle dove sono stati messi in cella con immigrati illegali. Tra gli attivisti imprigionati ci sono l'Irlandese vincitrice del Premio Nobel per la Pace, Mairead Maguire e l'ex membro del Congresso USA, Cynthia McKinney, entrambe personalità prigioniere desiderose di parlare una volta liberate. Venerdì la Maguire, che ha vinto il premio per la pace per aver promosso la riconciliazione tra i Cattolici e i Protestanti in Irlanda del Nord, ha iniziato un digiuno in solidarietà con il milione e mezzo di Palestinesi di Gaza. "Non è uno sciopero della fame, bevo tanta acqua e curo la mia salute," ha detto al Gulf Today , attraveso un telefono cellulare. Non ha deciso per quanto tempo proseguire il digiuno. Dipende se i prigionieri, i membri del Free Gaza Movement basato a Cipro, decidono di appellarsi contro la deportazione, che dovrebbe avvenire lunedì. Maguire ha affermato: "Il nostro approccio è che siamo stati rapiti (in acque internazionali) e portati in Israele contro la nostra volontà. Vogliamo vedere i nostri avvocati e vedere quali siano tutte le nostre opzioni." Qualsiasi cosa decida il gruppo" ha detto, " Voglio essere l'ultima ad uscire" La cattura del traghetto e l'imprigionamento dei passeggeri e dell'equipaggio da parte di Israele, ha attirato parecchia pubblicità negativa e qualche condanna. L'esperto in giurisdizione internazionale e relatore speciale ONU in Palestina, Richard Falk , ha chiamato le azioni Israeliane "illegali".


Il viaggio dello Spirit of Humanity coincide con un rapporto sulla situazione a Gaza redatto dalla Commissione della Croce Rossa Internazionale (ICRC), che raramente si presenta in pubblico con criticismi su coloro che violano i diritti umani. Sei mesi dopo l'offensiva militare Israeliana, "le restrizioni (Israeliane) sulle importazioni rendono impossibile agli abitanti di Gaza il ricostruirsi una vita" ha dichiarato l' ICRC. "La quantità di merce che entra ora a Gaza è di gran lunga inferiore a quanta necessaria per far fronte ai bisogni della popolazione." I servizi sanitari di Gaza "si sono indeboliti" e "molta attrezzatura è inaffidabile e necessita di riparazioni" Pazienti malati gravemente non possono lasciare la Striscia assediata. L'ICRC descrive le località bombardate da Israele durante i 23 giorni di offensiva a Dicembre-Gennaio, ancora come "se fossero l'epicentro di un imponente terremoto" perchè Israele rifiuta di consentire l'ingresso di "grandi quantità di cemento, acciaio e altro materiale da costruzione... nel territorio." L' ICRC dice che tutte le restrizioni devono essere tolte. L'ICRC riassume : "La povertà allarmante di Gaza' è da imputarsi direttamente alla chiusura rigida imposta sul territorio. Le industrie e le imprese locali devono essere autorizzate a ricostuire, importare il materiale essenziale ed esportare i propri prodotti..." La crisi è divenata così grave e radicata che anche se tutti i passaggi (tra Israele e Gaza) fossero aperti domani, ci vorrebbero anni prima che l'economia possa riprendersi." Il 30 giugno, Human Rights Watch (HRW) ha pubblicato uno studio sull'abuso da parte di Israele di droni per il lancio di missili, durante l'offensiva. I droni, o veicoli da combattimento senza pilota , sparano missili con obiettivo preciso e sono "tra le armi più precise dell'arsenale (Israeliano)." HRW accentua il fatto che dal momento che i droni possono lanciare missili "con precisione a punta di spillo," queste armi avrebbero dovuo colpire veramente pochi obiettivi civili. Ma HRW ha scoperto che "i droni sono in grado di risparmiare i civili se le persone che li dirigono ne hanno cura." A Gaza, la scelta degli obiettivi Israeliani ha causato la perdita di molte vite civili." Il numero totale, ha affermato HRW," non è chiaro". Organizzazioni per i diritti umani Palestinesi e Israeliane riportano 42 attacchi da droni che hanno ucciso 87 civili; Amnesty International ha documetato 48 morti da droni. Ma "questo non rappresenta il numero totale." HRW ha ricostruito i propri casi sulla base della tecnologia dei droni : "Le... capacità dei droni e dei missili lanciati dai droni rendono le violazioni ancora più enormi. I droni Israeliani sono equipaggiati con telecamere ad alta definizione e sensori avanzati, che consentono agli operatori dei droni di visualizzare obiettivi a terra in dettaglio sia di giorno che di notte... Inoltre, i missili lanciati da un drone hanno la propria telecamera che consente all'operatore di osservare l'obiettivo dal momento del lancio al momento dell'impatto" consentendo così all'operatore di fermarlo se ci sono dubbi sull'identità dell'obiettivo." Con queste capacità avanzate di visualizzazione, gli operatori di droni, che hanno esercitato la dovuta attenzione, dovrebbero essere stati in grado di distinguere la differenza tra obiettivi legittimi e civili."


Il rapporto focalizza sei attacchi che hanno ucciso 29 civili, inclusi otto bambini. L'organizzazione ha intervistato i sopravvissuti, ha testimoniato e, in un solo caso, ha visualizzato un filmato Israeliano dell'attacco.Tutti e sei gli attacchi avevano come obiettivi i civili, in aree dove non vi erano elementi Palestinesi armati. In questi casi l'operatore Israeliano "non ha verificato che gli obiettivi fossero dei combattenti" o "ha mancato di distinguere combattenti da civili." Di conseguenza, HRW ha concluso: "questi attacchi hanno violato le leggi umanitarie internazionali (le leggi di guerra)." Amnesty International ha accusato Israele per aver violato le leggi di guerra in un rapporto di 117 pagine distribuito il 2 luglio. Amnesty afferma che ci sono state 1.400 vittime Palestinesi, inclusi 900 civili, di cui 115 erano donne e 300 bambini. Amnesty dice che "ci sono vaste zone di Gaza che sono state rase al suolo, lasciando migliaia di persone senza casa e l'economia, già precaria, in rovina. Amnesty ha affermato "La maggior parte della distruzione [a Gaza] è stata gratuita ed è il risultato di attacchi diretti ad [obiettivi] civili e attacchi che hanno fallito di distinguere tra obiettivi militari legittimi e [siti] civili.. Centinaia di civili sono stati uccisi nel corso di attacchi da parte di armi ad alta precisione... Altri, incluse donne e bambini, sono stati colpiti a distanza ravvicinata mentre non costituivano alcuna minaccia alla vita di soldati Israeliani." Amnesty non ha citato l'utilizzo da parte di Israele solo di armi ad alta precisione, ma anche in combinazione con l'abuso di armi imprecise e incendiarie al fosforo bianco su e in aree residenziali ad alta densità di popolazione, uccidendo e ferendo civili e distuggendo le proprietà. Amnesty è stata particolarmente critica sul diniego di Israele dell'utilizzo di fosforo bianco, nonostante scie di fumo bianco di granate che bruciano a contatto con l'aria, dimostrassero il contrario, perchè ciò ha ritardato l'utilizzo di cure mediche appropriate ai feriti da questa sostanza. Amnesty ha dichiarato, "L'artiglieria in generale e le granate al fosforo in particolare, non dovrebbero mai essere utilizzate in aree popolate."
Queste armi erano state progettate per coprire con il fumo i movimenti delle truppe, in aree specifiche, o per attaccare i carrarmati nemici o concentrazioni di truppe. Amnesty ha accusato le truppe Israeliane di utilizzare i Palestinesi come "scudi umani" per proteggersi mentre occupavano o perquisivano edifici. Questa pratica è stata abolita dalla legge Israeliana dopo che le truppe Israeliane erano state colte ad utilizzare "scudi umani" in Cisgiordania. Quindi, l'esercito Israeliano operava al di fuori anche delle leggi del proprio stato oltre a quelle internazionali. Amnesty ha scartato le accuse dI Israele che sosteneva che i paramilitari Palestinesi avessero ordinato ai Palestinesi civili di rimanere dentro gli edifici o le sedi per far da scudo ai combattenti dagli attacchi Israeliani. La valutazione conclusiva di Amnesty è "La scala e l'intensità degli attacchi sono senza precedenti, anche nel contesto di una crescente campagna militare letale a Gaza degli anni precedenti." Amnesty dice che Israele sapeva ciò sin dall'inizio, ma ha continuato il massacro fino al cessate il fuoco del 18 gennaio. Amnesty riporta che Hamas e i suoi alleati hanno violato le leggi internazionali sparando razzi contro il sud di Israele, uccidendo tre civili. Come questa ed altre associazioni umanitarie hanno confermato, le violazioni di Israele hanno di gran lunga più peso di quelle della resistenza Palestinese. Finora Israele è stato in grado di minimizzare questa pubblicità negativa ma il fatto che individuali e organizzazioni umanitarie internazionali ne parlino ora, significa che Israele non gode più tanto della propria "immunità" da criticismo. Più prima che poi, Israele dovrà cambiare il proprio comportamento per evitare di essere perseguito e punito per le proprie azioni.

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