mercoledì 1 dicembre 2010

LA BORSA DELLA SPESA - La buona spesa è la base della buona cucina.








.: La borsa della spesa :.




La buona spesa è la base della buona cucina. 
Chi dice di non avere tempo per fare la spesa è una persona che non ha la capacità di definire le priorità. Priorità che riguardano se stesso e i propri cari. 
Un minuto dedicato ogni giorno alla spesa giornaliera fa risparmiare ore e giorni di code alle Asl e di degenza in ospedale. 
Naturalmente, per non rendere inutile la fatica della spesa giornaliera, bisogna avere la cultura necessaria per sfuggire le numerose e pericolose trappole che il Parlamento italiano, le Autorità comunitarie, le multinazionali, in ignobile sinergia, seminano sul terreno che percorriamo per fare la nostra spesa quotidiana.


Trappole chimiche: ad esempio la parola aromi, che significa aromi chimici, cioè trappole per catturare clienti, dovrebbe essere accompagnata dal teschio con le tibie incrociate, visto i danni che recano alla salute. Sorge spontanea la domanda: perché sono ammessi dato che sono dannosi? Risposta: perché la potenza delle multinazionali è assai persuasiva.

Trappole lessicali:prendiamo l’olio extravergine d’oliva. Dovrebbe essere un prodotto sublime, spesso è un ignobile miscuglio di oli e olive Nordafricani, spagnoli, greci (costano poco) che la chimica riesce a colorare, profumare, deacidificare… 


Come difendersi?
 Comprando dall’olivicultore che frange entro poche ore le sue olive e imbottiglia il suo olio. Tutto questo, spesso, ci è garantito da una semplice e: l’olio extravergine di oliva che porta la scritta “prodotto imbottigliato da…” è un olio di provenienza oscura, da olivicoltori ignoti… è un prodotto industriale. Quello che porta la scritta prodotto è imbottigliato dall’olivicultore… è quello da comprare. Costa più di quello industriale, ma vale molto di più e più a lungo. Visto che i conti non li sa fare lo Stato che, non difendendo la nostra salute, aggrava il suo bilancio, cerchiamo di farli noi che spendiamo i nostri soldi.


Le mode: ma perché dobbiamo desiderare e comprare le cose fuori stagione? I pomidoro e le zucchine sono prodotti della fine primavera-estate. Perché comprarli in inverno? Le culture in serra e quelle forzate contengono più chimica e sono peggiori di quelle che crescono naturalmente in piena terra nella propria stagione. Siamo un Paese fortunato e con agricoltori straordinari, mangiamo seguendo le stagioni: spenderemo meno, godremo di più, saremo più sani.


Potrei continuare con questi esempi, ma forse è meglio parlarne giorno per giorno facendo la spesa. Voglio solo ricordare che anche nel fare la spesa vale il detto popolare “è sempre la conoscenza che fa la differenza”. 
Non invidiamo chi mangia le fragoline in inverno, il caviale russo… è solo un povero ignorante al quale è stato dato il denaro per distruggersi


Roberte

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