lunedì 6 dicembre 2010

IL BALLO DELLA TERRA : Gli yogurt probiotici non sono rimedi miracolosi........................

Prodotti probiotici: fonte di nuova energia o invenzione pubblicitaria?
"Probiotico" è la nuova parola magica dell'industria lattiero-casearia dell'Alto Adige, sulla scia della multinazionale Nestlé che nel 1995 ha lanciato sul mercato i suoi yogurt probiotici.

Gli yogurt probiotici sono particolarmente preziosi per la salute – così recita la pubblicità, e i consumatori spesso ci credono. Il qualcosa in più di tali prodotti è dato dalla presenza di particolari lattobacilli, i fermenti probiotici. Queste le argomentazioni sostenute dalle aziende locali, che hanno messo in moto una campagna costosissima per diffondere a tappeto il loro messaggio.

Functional Food - più sano di sano
La moda che da anni imperversa in tutto il mondo occidentale giunge così anche nella nostra provincia: con l'espressione "functional food" si indicano oggi quei prodotti alimentari addizionati in laboratorio con vitamine, sostanze minerali o perfino ceppi batterici che dovrebbero renderli particolarmente sani. Questa moda partita dal Giappone ha ormai fatto breccia in tutti i paesi industrializzati.

Scientificamente non provato
Le organizzazioni dei consumatori sono tuttavia critiche sull'argomento. Le associazioni tedesche, p. es., hanno compilato già nel 2001 un catalogo di requisiti per i prodotti caseari probiotici. Esse chiedono soprattutto più trasparenza, poiché non tutto ciò che viene spacciato per probiotico lo è veramente e, in ogni caso, non tutti i prodotti probiotici sono necessariamente sani.

L'espressione greca "pro bios" significa "a favore della vita", e i probiotici sono effettivamente lattobacilli vivi. Tuttavia gli effetti benefici sbandierati dai produttori, ovvero la loro azione riequilibratrice della flora intestinale e di rafforzamento del sistema immunitario, sono tutt'altro che dimostrati scientificamente, anche se non si possono escludere a priori. Secondo la rivista "test" (07/2005) la condizione necessaria è il consumo regolare di yogurt possibilmente fresco e con molti fermenti lattici vivi. Verso l fine della data di scadenza il loro numero può diminuire.

Di conseguenza anche gli slogan pubblicitari sono vaghi e generici, accusano le organizzazioni dei consumatori. "Effetti benefici sull'attività intestinale, rafforzamento delle difese naturali dell'organismo" – secondo le associazioni di tutela tedesche queste indicazioni sono "imprecise dal punto di vista scientifico e alludono a virtù benefiche che sono spesso frutto di invenzione".

La rivista di alimentazione naturale "Schrot und Korn" cita il microbiologo svizzero Michael Teuber della Eidgenössische Technische Hochschule di Zurigo. L'esperto dubita in realtà che i ceppi di batteri aggiunti artificialmente giungano vivi nell'ultimo tratto dell'intestino umano.
Altri ricercatori hanno lanciato messaggi allarmanti, secondo cui ceppi di probiotici isolati potrebbero addirittura compromettere il naturale equilibrio della flora intestinale.

Infine si registrano diversi appelli a non consumare indiscriminatamente i probiotici: una ipersensibilità verso taluni di questi organismi potrebbe infatti manifestarsi nei casi di indebolimento del sistema immunitario. Si rammenti che ogni ceppo batterico possiede proprietà specifiche.

Trasparenza e controllo della pubblicità

Al giorno d'oggi circola tutta una serie di informazioni contraddittorie e da fonti sconosciute, che necessitano di una verifica prima di poter essere utilizzate per commercializzare prodotti qualificandoli come salutari. "Servono studi approfonditi" dice anche Antje Zellmer della Deutsche Gesellschaft für Ernährung.

La Camera del lavoro di Vienna così scrive in un comunicato del febbraio 2003 a proposito di "functional food": "È necessario un progetto scientifico che stabilisca i fondamenti, le linee guida e i limiti per lo sviluppo e la produzione di alimenti funzionali".
Lo stesso organismo chiede che i messaggi pubblicitari siano sottoposti al vaglio di esperti dell'Agenzia europea per i prodotti alimentari.

Richiesto disciplinamento uniforme per tutta l'Europa
Le associazioni dei consumatori di Austria e Germania rivendicano pertanto

* una normativa europea unitaria sugli alimenti probiotici;
* l'obbligo di un'etichettatura unitaria per i ceppi batterici utilizzati nei prodotti alimentari;
* una documentazione scientifica relativa ai vantati effetti positivi sulla salute.



- Gli yogurt probiotici non sono rimedi miracolosi, né è stata dimostrata una loro particolare efficacia per la salute delle persone.
- Essi contengono in abbondanza gli stessi additivi impiegati per gli yogurt tradizionali, vale a dire zucchero, coloranti e aromatizzanti.
- Hanno un prezzo elevato.
- L'etichettatura è spesso imprecisa: non sempre si specificano esattamente i ceppi di lattobacilli utilizzati e pertanto i prodotti sono privi di informazioni fondamentali.
- Chi vuole prevenire i disturbi del sistema digestivo non dimentichi le soluzioni meno costose: la flora intestinale può essere infatti rivitalizzata anche consumando yogurt normale, latticello o cavoli.



Progetto cofinanziato dal Ministero delle Attività Produttive

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