sabato 2 gennaio 2010

GAZA - Aggiornamenti dal Cairo e una lettera da Gaza

Il 31/12/2009 si è svolta la Gaza Freedom March a Gaza, a cui hanno partecipato solo i Palestinesi e meno di 100 internazionali (dei 1400 attivisti presenti al Cairo), che l’Egitto ha lasciato entrare a Gaza.


Gli internazionali al Cairo hanno continuato tutto il giorno a manifestare pacificamente al Cairo la loro determinazione a chiedere giustizia e libertà per Gaza e per tutta la Palestina. Sono stati continuamente aggrediti e dispersi o sequestrati negli alberghi da una solerte polizia Egiziana in assetto anti sommossa. Ci sono feriti, anche tra i 140 Italiani (non ho notizie dettagliate sul numero di feriti, la notizia è stata data dal TG3 ).


Ma gli attivisti non demordono ancora, chiedono a tutto il mondo attenzione, 30 sono in sciopero della fame ed hanno dichiarato che continueranno fino a quando anche Gaza, assediata, non riuscirà a mangiare

“Il piacere del nostro cibo è mescolato alla sofferenza dei Palesinesi.” In sostanza dichiarano: Non riprenderemo a mangiare finchè a Gaza non avranno riacquistato il diritto al cibo, ad una casa e alla libertà.

Ad iniziare lo sciopero della fame è stata Hedy Epstein, l’85enne sopravvissuta all’Olocausto, che da 5 giorni è in sciopero assieme a 29 attivisti.

DI SEGUITO LA COMMOVENTE LETTERA CHE SCRIVONO DA GAZA I PALESTINESI ASSEDIATI:
 
Per cortesia inoltrate questa lettera a tutti I sostenitori della Gaza Freedom March e dite loro che li aspettiamo ancora, marceremo con loro dentro Gaza presto! Non mollate, noi non cadremo!
Majed Abusalama

Noi sognatori della libertà a Gaza aspettiamo le “candele della speranza” che ardono fuori.


Ad un anno dal massacro di Gaza, il nostro cuore è allietato nel vedere tutti questi sostenitori dal mondo intero che ci salutano come fratelli e sorelle e ci trasmettono energie positive sufficienti per continuare ad essere ottimisti sul fatto che tutto il mondo un giorno chiederà ai propri leader di fermare la fondazione di nuove colonie in Cisgiordania e di rimuovere il blocco di Gaza.

Comunque, nonostante tutta questa attesa, proteste, sciopero della fame e dimostrazioni, il governo Egiziano ha consentito solo a 100 persone di entrare a Gaza. Noi giovani di Gaza diciamo che NON è sufficiente per interrompere il blocco. Gaza non vuole dipendere dagli “aiuti”. E non vogliamo solo poche persone autorizzate ad entrare una volta ogni tanto. La popolazione di Gaza vuole interrompere l’assedio completamente e per sempre. Abbiamo appena iniziato e siamo ancora piccoli, ma ora dobbiamo crescere, diventare tanti e forti.

Aspettiamo ancora che possiate entrare tutti a Gaza e di poter condividere con voi le sensazioni, i sentimenti, ma anche sel’Egitto vi costringe fuori, il lavoro che state svolgendo in Egitto è importante. L’Egitto è uno degli artefici del blocco, quindi apprezziamo molto tutte le azioni di protesta e solidarietà che avete condotto in ogni “centro nevralgico” di quella grande città che è il Cairo, rischiando parecchio la vostra incolumità personale,. Avete dimostrato il vostro sostegno a Gaza e alla Palestina forte e chiaro, cercando di svegliare l’umanità intera e sensibilizzarla sulle condizioni degli oltre 1 milione e mezzo di abitanti di Gaza che soffrono oramai da quattro anni.

Per favore, non smettete di lottare, non importa cosa accada. Con il vostro aiuto, noi otterremo giustizia e pace. Marciamo per la pace insieme.

Aspettiamo ancora che la Gaza Freedom March arrivi dal Cairo e Noi siamo contro la decisione del governo Egiziano! Siate i benvenuti a Gaza con l’augurio di un Felice Anno Nuovo senza Assedio, senza Settlements (Colonie) e senza Occupazione!

Majed Abusalama
Representative of Youth in Gaza
Community Activist and Peace Maker
Gaza strip, Palestine
Majedgaza@gmail.com
+972599828830

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